“A me piace l’idea che voi ragazzi siate arrivati qui non semplicemente perché siete bravi, ma perché avete fatto fatica, perché il talento è anche fatica, è anche mettersi in gioco” – come la vedranno i dieci saggi?
All’inizio pareva a tutti una di quelle notizie improvvisate, inventate: cosa andrà mai a fare il pur giovane Matteo Renzi sul palco di Maria De Filippi? La faccenda non era chiara.
In molti avevano insinuato che, quella del sindaco fiorentino, fosse una mossa elettorale: le elezioni, vista l’ingovernabilità del Paese, si fanno sempre più vicine e Matteo ha pensato di iniziare la sua campagna elettorale in anticipo, partendo da un programma, Amici 12, amatissimo dai più giovani… lui come vero esempio di rinnovamento.
In barba ai grillini, anche detti cittadini, speriamo quanto prima vecchi ricordi, al loro odio per la televisione, per l’apparire, ma principalmente per l’Essere (povere capre guidate da un rozzo pastore) Renzi tenta la carta vincente, pensando: “Se vieni dal mondo dello spettacolo prendi voti, ma male che vada, se mi tagliano le gambe anche a queste elezioni, a febbraio ci provo con Sanremo…”.
Il discorso fila, ma non è corretto. Il delfino del Pd ha accettato l’invito di Maria per dare un messaggio ai tempi dei social network, dei blog, di YouTube e della televisione fatta da X Factor, The Voice, MasterChef: il talent(o) salverà l’Italia!
Giacca di pelle, maglioncino nero e jeans neri attillati: il novello Fonzie accolto dalla conduttrice a pois libera il suo pensiero libero sulle note di un futuro (prossimo) Happy Days.
“Perdonate i politici se fanno polemiche sui talent show, ma non perdonate quei politici che vogliono cancellare il talento. Noi avremo speranza se nel futuro di questo paese potremo riuscire a coltivare i nostri sogni – esordisce il politico, continuando – Se c’è una cosa bella che ci aspettiamo da voi è di non fare come è stato fatto fino ad oggi dove troppo spesso si trovava lavoro non per il talento, ma perché si conosceva qualcuno, per le raccomandazioni.
Sarà un grandissimo momento quando questo paese sarà fatto da persone che vanno avanti con la forza del proprio sudore, anche battendo qualche botta. Può succedere, a me è capitato di perdere. Dateci una mano a dimostrare che credendo e insistendo nei propri sogni uno ce la può fare. Lo dovete a quei ragazzi, a quei tre milioni di persone (riferendosi ai disoccupati citati nella sua introduzione da Maria De Filippi) che il loro sogno lo vedono lontano.
Io penso che se tutti insieme riusciremo a dare la dimostrazione che coltivando un sogno uno può raggiungere un obiettivo, magari perderete la battaglia, ma non perderete la faccia. Nella vostra sfida di oggi c’é un sentimento bello di speranza“.
Il discorso raccoglie applausi, approveranno i dieci saggi?…