Amici 2010, e cos si parte con il serale

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E come al solito mi ritrovo a gennaio con il serale di Amici di Maria De Filippi in partenza senza aver visto nemmeno una puntata del pomeridiano.

Sì, ok, in giro si leggono cose e si vedono persone, ma questo poco conta. Mi ritrovo qui al computer – in un sabato pomeriggio post influenzale – a guardare il talent per capire il livello di quest'anno.

Così, ad un primo sguardo e ad un primo ascolto, devo ammettere 'na cosetta: quest'anno il livello sembra più alto rispetto alla scorsa edizione. E' solo un'impressione o è vero? No perchè se così fosse potrei anche pensare di fare una capatina su Canale 5 la domenica sera.

Una robetta veloce, sia ben chiaro, giusto per vedere se sono pronti a tirare fuori un nuovo Marco Carta.

Ma c'è già un candidato o una candidata alla vittoria? Un nome, un indizio. Sto guardando le storielline strappalacrime dei finalisti, tra pianti e frammenti della loro storia mi accorgo che sui giovincelli ancora non si è abbattuto il ciclone del serale. Il loro sguardo sembra ancora innocente, verrà sostituito dall'arroganza ben presto.

In molti casi. Ecco, questo è un capitolo da non sottovalutare: bisognerebbe studiare l'evoluzione caratteriale di ciascun finalista per accorgersi di come Amici riesca a dare togliendo.

Domani sera proverò a vincere la paura per la De Filippi sfratumandomi i maroni di fronte al primo giro di infinite sfide. Giusto per capire se ci troviamo di fronte ad una buona annata.