Chi era Alfred Sisley: tutto sul pittore impressionista

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Il nome di Alfred Sisley non è noto quanto quello di altri impressionisti, ma il suo contributo nel mondo dell’arte è significativo.

Scopriamo la sua difficile strada per il successo e il suo percorso in questo settore. 

Chi era Alfred Sisley

Alfred Sisley (Parigi, 30 ottobre 1839 – Moret-sur-Loing, 29 gennaio 1899) è stato un pittore inglese. Cresce nella capitale francese insieme ai genitori inglesi di origine borghese trasferitisi per crearsi una nuova vita. Viene però mandato a studiare a Londra una volta compiuti diciotto anni, come speso accade alle famiglie di un certo rango, e qui progetta di inserirsi nel ramo commerciale

Intraprende un apprendistato della durata di quattro anni in cui però capisce di non essere portato per questo settore.

Si avvicina in questo periodo alla pittura capendo di essere molto più interessato all’arte, così, una volta tornato a Parigi, si dedica interamente a questa attività.

L’esordio di Alfred Sisley nel mondo dell’arte

A Parigi frequenta l’ambiente degli artisti, il Cafè Guerbois, dove si inserisce nel gruppo nascente di Edouard Manet, pronto a partecipare a discussioni sulle tecniche e le tematiche trattate. Dopo la guerra franco-prussiana il padre gestisce male gli affari e porta la famiglia a vivere grandi difficoltà economiche; per questo la vita del giovane pittore cambia completamente. Capisce infatti di doversi ora sostenere da solo attraverso la sua produzione artistica.

Nel 1880 si trasferisce in campaga e si lascia ispirare dai paesaggi offerti per realizzare le sue opere. Abbandona infatti il gruppo degli impressionisti dopo che anche Cezanne e Monet si rendono indipendenti, ma questo non lo porta alla serenità. Si apre per lui infatti un periodo difficile, specialmente per via della sua difficoltà di interagire con pubblico e critica. Riesce però nel giro di un anno a rimettersi in sesto ed iniziare a vendere le sue opere ottenendo discreto successo.

Il difficile successo di Alfred Sisley

Per via della sua difficile situazione finanziaria è costretto ad accettare anche offerte che non ritiene vantaggiose, ma questo gli porta incredibilmente fortuna. Nel 1886 partecipa infatti a due mostre collettive a New York ottenendo da subito grande successo e creando contratti per lui vantaggiosi.

Inizia in questi anni ad ottenere anche riconoscimenti tra cui l’ammissione alla nota Société nationale des Beaux-Arts guadagnandosi così un posto d’onore in questo mondo.

Per lui è importante questo traguardo perchè riconosce di non avere le stesse gratificazioni di colleghi quali Renoir, Degas o Manet, rimanendo un po’ marginale tra gli artisti impressionisti. Negli ultimi anni della sua vita si impegna infatti per riuscire a creare una collezione con le più grandi opere realizzate non riuscendo a vendere però nessuna tela.

Questo momento si rivela dolorissimo per l’artista che riesce a risollevasi l’anno successivo quando realizza alcune delle sue opere più belle. Pochi anni dopo questo momento si spegne per un tumore alla gola e saluta il mondo con una lettera in cui scrive

 “Sono sfinito dal dolore e dal fardello di una debolezza che non ho più l’energia per combattere”.