Grandi novità tra le Signorine Buonasera della Rai.
Alessandra Canale torna ad annunciare i programmi.
Contemporaneamente, la Tv pubblica sospende dal servizio Livio Beshir, il primo annunciatore uomo del piccolo schermo.
Il popolare volto della Canale è tornata sugli schermi di Rai 2 in virtù di una decisione del giudice del tribunale del lavoro. L’organo giudiziario ha accolto infatti il ricorso presentato dalla bionda annunciatrice per essere reintegrata nel suo ruolo, da cui era stata rimossa nel 2003.
In quell’anno, infatti, la Rai sceglieva di innovare il format dei classici annunci, affidandoli a volti più giovani e abolendo la diretta.
Il 20 settembre 2003 la Canale si congedava dal pubblico con una rivendicazione sindacale in diretta rimasta negli annali delle stranezze televisive: alla fine dell’ultimo annuncio pronunciava la frase “Vi voglio bene tutti” con le lacrime agli occhi, dopo aver contestato la decisione della Rai di estrometterla.
Da alcuni giorni, è tornata ad occupare il suo posto, offrendo anche il suo volto ai promo per il passaggio al digitale terrestre.
Il braccio di ferro giudiziario aveva in effetti dato frutti positivi per l’annunciatrice già in precedenza. La Rai le aveva infatti affidato nel corso di questi sette anni come risarcimento vari incarichi, alcuni di grado superiore alla mansione di annunciatrice: programmista regista della trasmissione di Rai Due In famiglia, conduttrice del programma di seconda serata Ma le stelle stanno a guardare, e delle rubriche Estrazioni del lotto e Almanacco, ed una partecipazione a Ballando con le stelle.
Nonostante ciò, la Canale non ha ritirato il ricorso al Giudice del lavoro, per cui la Rai aveva presentato invano un contro ricorso.
Il ritorno della storica Signorina Buonasera coincide con la scomparsa dal video di Livio Beshir e Natasha Cicognani, assunti il 5 luglio 2009. Nato ad Anagni da padre egiziano e madre italiana, Beshir è stato il primo uomo a cui è stato affidato l’incarico di annunciatore.
Merito di questa grande novità dei media e del costume italiani è stato Max Cordeddu , conosciuto su Web come il Signorino Buonasera per antonomasia. E’ stato lui infatti a condurre per oltre un anno una pressante azione che ha indotto la Tv di Stato a selezionare anche annunciatori uomini.
Per far valere il principio della parità di diritti fra donne e uomini, Cordeddu si è anche rivolto al Ministro Mara Carfagna, la quale ha imposto alla di Stato di assecondare la legittima richiesta.
Il ministero delle pari opportunità riconosceva alla fine a Cordeddu il merito dell’assunzione del primo annunciatore uomo da parte della Rai.
“L’assunzione di Livio Beshir come annunciatore televisivo- scriveva nell’estate scorsa Simonetta Matone, capogabinetto del ministro Carfagna- è il frutto di una richiesta esplicita, avanzata circa un anno fa dal ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, al direttore generale della Rai, per far rispettare le pari opportunità tra sessi nell’azienda radiotelevisiva pubblica. Seguimmo dal punto di vista legislativo la questione – afferma Matone – e scoprimmo che effettivamente non venivano rispettate le pari opportunità. Ponemmo quindi il caso al direttore generale. Non abbiamo avuto una risposta ma l’assunzione di Beshir evidentemente ha ottemperato alla nostra sollecitazione”.
La innovazione , proseguiva la dirigente, introduce di fatto un sistema di selezione del personale inedito nella Tv di Stato: “da questo momento- affermava la Matone- ogni concorso bandito dalla Rai dovrà tener conto delle pari opportunità tra generi. “
Oggi, dopo la notizia del reintegro di Alesandra Canale e del licenziamento di Livio Beshir, Max Cordeddu, lancia un appello-provocazione alla Rai:
“Chiedo al servizio pubblico radiotelevisivo di essere affiancato dalla bravissima Alessandra Canale per annunciare i programmi della giornata della seconda rete. Sono sicuro che con una maestra come la Canale, diventerò presto un bravo annunciatore, unendo la mia giovane età alla sua esperienza e professionalità. In cambio seppellirò l’ascia di guerra contro la RAI“.