Argomenti trattati
La figura di Alberto Genovese è cambiata profondamente rispetto a quella conosciuta anni fa. Dopo un periodo segnato da eventi gravi e conseguenze personali, oggi emerge una versione diversa, più silenziosa, fatta di nuove scelte e nuove priorità.
Il passato non viene cancellato, ma è chiaramente separato dalla traiettoria attuale. La vita dopo “Terrazza Sentimento” è fatta di ritmi diversi, relazioni ricalibrate e un impegno che prende forma nel quotidiano e nelle azioni concrete.
Un punto centrale di questo cambiamento è il contributo che Alberto Genovese offre alla Fondazione Laura e Alberto Genovese, nata insieme a sua sorella Laura, per sostenere chi affronta il peso della dipendenza in famiglia.
In questo articolo analizziamo il prima, il dopo e il presente: non come biografia, ma come sequenza di fatti che raccontano un passaggio netto tra due modi di vivere e pensare.
La carriera di Alberto Genovese prende forma dopo gli studi alla Bocconi e un passaggio in aziende di primo livello nel mondo della consulenza e della finanza. Il salto vero avviene nel 2008, quando fonda Facile.it, un comparatore digitale che semplifica per milioni di italiani la scelta di assicurazioni, prestiti e servizi. L’idea si rivela vincente: la piattaforma scala rapidamente e diventa leader nel suo settore.
Dopo aver ceduto Facile.it a un fondo internazionale, Genovese rilancia con un nuovo progetto: Prima Assicurazioni, una tech company che punta tutto sull’automazione, sulla vendita diretta online di polizze e su un’interfaccia semplice per l’utente. Anche in questo caso il modello funziona, e in poco tempo l’azienda raggiunge volumi rilevanti in termini di clienti e raccolta premi.
A rendere distintivo il suo percorso non è solo la velocità dei risultati, ma l’impronta radicale con cui affronta ogni nuova sfida. Genovese si costruisce un’identità imprenditoriale riconoscibile, caratterizzata da scelte veloci, strutture snelle e un approccio data-driven. In quegli anni diventa un punto di riferimento nel mondo tech italiano, attirando investimenti e attenzione mediatica.
Nel 2020 la vita di Alberto Genovese subisce una profonda interruzione. Viene arrestato in seguito a un’indagine che lo vede coinvolto in episodi legati a uso abituale di sostanze stupefacenti e comportamenti compiuti in condizioni di alterazione. I fatti avvengono all’interno di contesti privati, e danno origine a procedimenti giudiziari articolati e mediaticamente esposti.
Nel tempo, le inchieste portano a un quadro giuridico complesso: da un lato arrivano condanne in tre procedimenti, dall’altro dieci assoluzioni che ridimensionano parte delle imputazioni iniziali. La pena viene ricalcolata e ridotta, e alcune delle accuse più gravi non trovano conferma definitiva.
Questo periodo segna l’inizio di un allontanamento netto da tutto ciò che aveva caratterizzato la fase precedente della sua vita. Non si tratta solo di una rottura professionale, ma di una trasformazione più profonda: cambiamento di stile di vita, abbandono dell’esposizione pubblica e revisione delle priorità personali.
La scelta di restare in secondo piano, di seguire un percorso di maggiore stabilità e concentrazione, non nasce come strategia di comunicazione, ma come conseguenza diretta degli eventi vissuti. Da lì prende forma un diverso assetto personale, segnato da regole, limiti e nuove responsabilità.
Nel 2023 nasce la Fondazione Laura e Alberto Genovese, un progetto voluto e guidato da Laura Genovese, con il coinvolgimento del fratello Alberto, per offrire ascolto, orientamento e supporto concreto a chi vive accanto a una persona che affronta la tossicodipendenza.
La fondazione si rivolge in modo specifico alle famiglie: genitori, partner, fratelli e sorelle che spesso si trovano a gestire situazioni complesse senza strumenti adeguati e con la sensazione di essere completamente soli. L’obiettivo è quello di rendere accessibile un aiuto umano e immediato, evitando giudizi e barriere burocratiche.
Il lavoro della fondazione si sviluppa attraverso una rete di operatori, psicologi e professionisti disponibili al confronto e all’ascolto. In questo contesto, Alberto Genovese partecipa con un ruolo operativo, a sostegno dell’idea che dalla propria esperienza personale possa nascere qualcosa di utile per gli altri.
Chi ha bisogno può accedere direttamente a un servizio di supporto psicologico online per i familiari di tossicodipendenti attraverso il sito ufficiale della fondazione, in modo gratuito e riservato.
La quotidianità di Alberto Genovese oggi è molto diversa rispetto al passato. Non ci sono più ritmi frenetici, eventi mondani o esposizioni continue. Le sue giornate seguono una scansione semplice e regolare, centrata su attività concrete, tra cui l’impegno operativo nella fondazione creata insieme alla sorella Laura Genovese.
Anche la sfera privata è cambiata. Genovese oggi è sposato e ha scelto di mantenere la propria vita personale lontana da ogni visibilità. Nessun dettaglio pubblico, nessuna sovraesposizione: solo una presenza riservata che si riflette nelle sue scelte quotidiane.
Rispetto a prima, il cambiamento è evidente. L’attenzione si è spostata su contesti più contenuti, relazioni selezionate e uno stile di vita sobrio. Non ci sono dichiarazioni pubbliche, ma i segnali concreti parlano chiaro: il modo in cui vive oggi non ha nulla a che vedere con ciò che era.