Aggressione a Milano, 17enne picchiato a sangue di fronte alla stazione

Attimi di paura nella serata di venerdì 22 luglio. Un 17enne senza fissa dimora è stato aggredito di fronte alla stazione centrale di Milano.

Un’aggressione violenta è avvenuta di fronte alla stazione centrale di Milano, intorno alle 20 di venerdì 22 luglio. Un giovane tunisino senza fissa dimora di 17 anni è stato colpito con botte e calci da un uomo di origini africane. Quest’ultimo, emerge dal video che si è diffuso rapidamente sui social, non si è fermato nemmeno quando è finito a terra, sanguinante. Fortunatamente il 17enne non sarebbe in pericolo di vita. 

Aggressione a Milano: cosa è successo 

Nel filmato che – si apprende – è stato girato da alcuni passanti, il giovane viene mostrato a petto nudo. Il collo è insanguinato e per qualche secondo vaga nella Piazza Duca D’Aosta, ed è da lì che è apparso l’africano che si è avvicinato minacciosamente a lui. Poi lo ha “buttato a terra” e lo ha aggredito, lanciandogli una bottiglia addosso. Nel video si sente distintamente anche la voce di una donna che urla disperata. Il giovane rimane quindi a terra, mentre l’aggressore dopo un po’ si allontana. 

L’arrivo dei soccorsi

Nel frattempo sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 e gli agenti di Polizia.  Il giovane tunisino è stato trasportato al pronto soccorso in codice verde in quanto non avrebbe riportato lesioni gravi. Stando a quanto emerge dalla ricostruzione delle Forze dell’ordine, il tunisino avrebbe subito una rapina e sarebbe stato preso di mira da altri senzatetto. 

“Episodi simili avvengono regolarmente di notte nei pressi della Stazione Centrale, ma il fatto in questione è accaduto in pieno giorno, alla luce del sole, davanti agli occhi terrorizzati e sconcertati di turisti e cittadini. Le immagini, forti, agghiaccianti e cruente, rendono l’idea della drammatica situazione in cui versa la città”, sono state le parole di, Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia e riportate da ANSA. 

Scritto da Valentina Mericio

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