Quando invocare i santi non basta più, quando oggi una maggioranza che gioca a tiro alla fune dovrà partorire il welfare fra pianto e stridore di denti, arriva lui a confermare che la situazione non è buona, ma nemmeno grave.
Adriano Celentano firma ieri sera con l'autorità del vecchio saggio del focolare la sua versione dei fatti e si concentra su pochi punti come spiega Passineldeserto: no al nucleare e attenzione agli ecomostri (anche mesi fa era intervenuto al Tg1 rivendicando le vecchie bellezze ormai deturpate della costa ligure).
Il Molleggiato parla e lascia cantare gli altri, scrive Festival, e Reality&Show apprezza l'originalità della trasmissione, a differenza di quanto scrive Teledicoio.
Poi invita gli ultras a diventare ultradibontà e fa un grosso regalo al Presidente del Consiglio: forse è sulla strada giusta, almeno non fa promesse irrealizzabili. Il ricordo va subito al famigerato contratto con gli italiani di Silvio Berlusconi: obiettivi miracolosi promessi nel salotto televisivo di RaiUno. Ma ricordiamo forse dei risultati tanto positivi da rimpiagerlo?
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Qui sotto i dati di ascolto. Celentano ha fatto "boom".
Oltre 9 milioni di spettatori e più di un terzo della platea televisiva hanno seguito il programma di Adriano Celentano su Raiuno. Gli spettatori sono stati 9.209.000 col 32,9% di share. Se si escludono le partite della Nazionale di calcio, il risultato di La situazione di mia sorella non è buona è il record stagionale di Raiuno.
Risultati ben lontani dai record registrati nella precedente esperienza televisiva del Molleggiato, quella di «Rockpolitik», che ottenne medie di 16 milioni di telespettatori e del 46% di share. Ma comunque eccellenti per uno show fatto prevalentemente di musica e molto più intimo rispetto ai mega allestimenti di «Rockpolitik».
UPDATE! Ore 13:31: Critiche da parte di Blogosfere Sport e Motori in merito al discorso fatto agli Ultrà.