Autocandidature eccellenti per l’attesissimo film
Tutti lo vogliono, tutti ne parlano, nessuno conferma alcunché, ma di sicuro il film tratto dal fenomeno letterario degli ultimi tempi, 50 Sfumature di grigio, è uno degli argomenti più caldi nel patinato mondo dei blockbuster di uscita prossima ventura.
L’esagitazione intorno alla pellicola basata sulla storia romantico-sadomaso di E. L. James non solo continua a crescere, ma sembra aver contagiato personaggi che si penserebbero immuni a certe fascinazioni (la trilogia di libri non è proprio tenuta in gran considerazione nei circoli culturali di alto livello).
Se l’ossessione di Bret Easton Ellis (scrittore celebrato per American Psycho, Glamorama, Le regole dell’attrazione) per Christian Grey e Anastasia Steele era cosa risaputa, arriva invece improvvisa la notizia dell’interessamento di Gus Van Sant al progetto marchiato Universal e Focus.
Il regista, decano del cinema d’autore indipendente e da sempre portavoce e leader della Hollywood gay, in realtà ha sempre tenuto i piedi in due scarpe differenti: a un percorso composto da rarefatti film di introspezione e ricercato formalismo (nello specifico citiamo Gerry, Paranoid Park, Elephant, Last Days) ha affiancato tutta una serie di pellicole che si potrebbero definire di cassetta (Will Hunting – Genio ribelle, l’ultimo Promised Land, Scoprendo Forrester).
Il cineasta si è dunque autocandidato a regista del film e per sostenere questa posizione – almeno a quanto afferma il sito The Wrap – avrebbe girato una scena in versione di prova. Non una qualsiasi, tra l’altro, ma proprio quella in cui Anastasia (interpretata da un’attrice la cui identità non è stata ancora confermata) perde la verginità affidandosi alle cure di Mr. Grey (Alex Pettyfer, a questo punto inserito nella lista dei papabili).
Nessun commento da parte delle case di produzione, ma una proposta del genere non sarà stata sicuramente presa alla leggera…
Foto: Getty Images